Sabato 18/06/2016 da solo
Tempo salita :
Percorso intero :
Dislivello salita :
Carta 1/25.000 :
Impegno :
ore 2,40
ore 4,40
m. 1.050
Tabacco foglio 12
EE 1° breve e facile
Salita che appare scontata sulla carta, non fosse per quel vallone lunghissimo che si manifesta però vario e quasi attraente nel suo sviluppo. Un primo tratto su ghiaie poco faticose e assolutamente divertenti nella discesa, quando con le gambe pur stanche sprofondiamo di alcune centinaia di metri senza alcuna fatica. Il tratto mediano oltre un breve intermezzo prativo, qui la neve ritarda lo scioglimento fino a tarda estate, conduce a un ripiano dove ci si aspetta l’immediato arrivo al Bivacco e ci troviamo invece davanti un catino di massi demoralizzante tutto da rimontare, ancora prima dell’arrivo al sito citato e alla forcella ventilata. Il resto è una canzone che ci piace e conosciamo bene
Percorso: tra le case di Chies d’Alpago, teniamo a sinistra al bivio (nessun cartello), imboccando la strada per Lamosano, che però abbandoniamo quasi subito. Indicazioni precise, infatti, segnalano presto lo svincolo per Pian Formosa e la Malga omonima. Saliamo dolcemente allora, sfilando fontane datate e case decorose, ancorate a un passato di stenti e fatiche. Un cartello pubblicizza il territorio e indirizza a sinistra ai vecchi pascoli. Su stradina discreta e ancora asfaltata guadagniamo in quota, tra gli steccati delle recinzioni e fino ai prati dove sono ubicati l’agriturismo e le stalle degli animali (m 1204, km 4,5 da Chies d’Alpago). È davvero un posto che invita alla montagna e alla natura, la possibilità di pranzare e comprare i prodotti tipici poi, riempie la giornata anche a coloro che vi arrivano solo per passeggiare. Troviamo l’inizio del sentiero 979 per il Bivacco Toffolon appena oltre la stalla, lungo la stradina che più avanti conduce alla Casera Antander. La incrociamo nuovamente, dopo una breve scorciatoia attraverso il bosco e andiamo a salire il vicino Col Antander m 1360, dove si legge pure una deviazione per la palestra di roccia. Rimontiamo le frane che puntano l’imbocco della stessa Val Antander, le piante abbattute testimoniano il continuo movimento a scendere delle macerie e soprattutto delle slavine il periodo invernale. Ci spostiamo sulla destra, quasi alla base delle rocce grigie, vincendo con piccole svolte le ghiaie instabili. Già pregustiamo la dinamica nell’affrontarle in senso inverso. Ne usciamo a destra sul verde più compatto, scoprendovi oltre una conca successiva colma di neve. Per fortuna la evitiamo mantenendoci alti e paralleli. Ci aiutiamo anche con le mani arrancando tra erba e rocce, seguendo sempre i segnavia ora utili più che mai, soprattutto se avvolti dalla nuvola. Scolliniamo infine convinti di trovare il bivacco, ma questo vallone ci riserva un terzo prezioso palcoscenico: un catino di massi caotici da attraversare e vincere l’erta scarpata successiva fino al comparire improvviso del Bivacco dedicato al giovane alpinista vittoriese Alessio Toffolon (m 1990, ore 2,00 dal Pian Formosa). Un bel terrazzo erboso appena sotto la Forcella Antander, che raggiungiamo in tre minuti in mezzo alle pecore (Cartelli Alta Via n°7, m 2018). Andiamo incontro al Messer dunque, conquistandolo dolcemente, salendo il pendio settentrionale passo dopo passo e sapendolo alla nostra portata. Anche con poca visibilità intravediamo il successivo segnavia pestando una traccia che diventa ancor più solida ormai a contatto con la roccia. Dobbiamo aiutarci con le mani, su per un corto camino (1°inf.) e ci spostiamo verso destra, con prudenza, attraversando un forcellino che anticipa un secondo gradino da arrampicare (1° breve). Ancora su cengia esposta montiamo infine la dorsale che accompagna l’arrivo in vetta (Monte Messer m 2230, ore 0,40 dal Bivacco). Tutto l’Alpago con il Lago di Santa Croce e la Val Cellina con il Lago di Bàrcis.
Tempo totale salita ore 2,40.
Dislivello salita m 1.050.
Ritorno:lungo lo stesso tracciato in un paio d’ore circa.